E SE FOSSE LA GENTILEZZA A SALVARE IL MONDO?
Di Ilio Masprone – Editore – Cavaliere del Principato di Monaco per meriti culturali
MONACO. Tra pochi giorni, il 13 novembre prossimo, si celebra la Giornata mondiale della Gentilezza, recepita in Italia dal 2000 diventando un appuntamento fisso. Il battesimo mondiale è avvenuto nel 1998 in Giappone e questa ricorrenza è osservata in molti Paesi, tra cui Australia, Canada, Nigeria, Emirati Arabi, Singapore, India e Italia appunto. E il movimento globale nato sulla Gentilezza punta al riconoscimento da parte delle Nazioni Unite. Ma qual è il senso di una giornata mondiale? Certamente ricordarsi che esiste la gentilezza, ma non solo; è anche evidenziare tutto quanto ruota intorno ad essa e alle sue declinazioni più svariate nell’agire quotidiano del singolo e della comunità, per focalizzarsi sull’aspetto positivo delle nostre azioni. Per quanto mi riguarda, giunto l’autunno e cercando di non cadere in depressione a causa della quantità di orribili notizie che giungono dal Medio Oriente e dai disastri provocati dal maltempo, mi sono reso conto di quanto grande sia la necessità di trovare momenti di gentilezza in me e intorno a me, per sentirmi fraternamente partecipe, nonostante tutto. L’etimologia che risale alle “gentes” della Roma antica, implicava infatti nei “gentiles” un comportamento più “fraterno” rispetto a quello tenuto con estranei di altre gentes, anche se magari, vista la quantità di gentes nel mondo allora conosciuto, molti gentili finivano per neppure incontrarsi. Comunque, ancora oggi, per esprimere la qualità piu’ pura e genuina del rispetto tra individui, ci si basa su quel tipo di relazione meno vincolante e interessata di quella che si trova invece negli attuali rapporti famigliari, maggiormente consapevole insomma della nobiltà che l’essere gentile richiede, come d’altronde il proverbiale “Noblesse oblige” francese insegna. Un buon esempio ci è stato offerto dalle elezioni americane che la notte scorsa hanno visto diventare Donald Trump il 47° presidente degli Stati Uniti d’America. Assieme a un buon numero di democratici di sinistra, la perdente di parecchie lunghezze Kamala Harris si e’ congratulata con il vincitore, dimostrando che, ache se “torto collo” essere gentili ed educati fa parte del progredire dell’umanità! La nobile arte della gentilezza parla una lingua semplice, composta da gesti ma anche di parole e frasi che, se usate tutti i giorni, possono restituire grandissime soddisfazioni. La gentilezza è un modo di esprimere amore. In presenza dell’amore, l’amarezza, l’invidia e le incomprensioni scompaiono. In presenza di gentilezza, le discussioni si risolvono rapidamente e il risentimento non attecchisce, anche con persone che hanno personalità difficili. Una persona sinceramente gentile vede il meglio negli altri, il che rende le interazioni con loro meno stressanti e più piacevoli. Non è necessario giudicare negativamente le loro motivazioni e agire con sospetto. In generale, una persona gentile tende ad avere più influenza e a stringere amicizie più rapidamente. Praticare pensieri gentili è trasformativo, può cambiare la nostra felicità personale e migliorare le nostre relazioni, cambiando il mondo un passettino alla volta.