COME GESTIRE UN CARICO DI SUPER LAVORO A LUGLIO

Di Ilio Masprone – editore – Cavaliere del Principato di Monaco per meriti culturali

Estate 2024, grano dorato e papaveri nei campi, notti fresche che mitigano le prime giornate afose, voglia di mare o di lunghe passeggiate tra i boschi… eh no, ancora un lungo mese si presenta, sovente pieno di scadenze e di obblighi da rispettare prima di giungere alle sospirate ferie, quelle che in agosto allontaneranno, anche se per poco tempo, le preoccupazioni e le esigenze che ci sono state richieste durante l’anno lavorativo che, come si sa, finisce in luglio. Per un mese intero, insomma, ci si trova inevitabilmente a dover gestire un carico di super lavoro:  e quindi, sia  per godere in pieno la meritata vacanza nonché pensare a ripartire con spirito positivo alla rentrée di settembre, è indispensabile avere a portata di mano dei meccanismi che siano efficaci a mantenere la nostra produttività, anche se ci sentiamo parecchio esauriti. Innanzitutto, mettere nero su bianco su un foglio quel che si deve ancora fare, serve molto quando ci si sente ai limiti. In secondo luogo, è essenziale concentrarsi su ciò che è più importante, facendo pazientemente  un elenco di tutte le attività ancora da svolgere e classificandole in base alla priorità,  per poi iniziare con le attività chiave della giornata e con quelle che hanno le scadenze più vicine. Risolvere i compiti più urgenti serve non solo a rispettare le scadenze più critiche, ma costituisce il primo passo che apre la via ai prossimi, riducendo non di poco lo stress. Passando ai compiti impegnativi, si deve cercare di  suddividerli in passaggi più piccoli e più gestibili possibile. Questo approccio rende il compito meno arduo e fornisce un chiaro percorso da seguire. Stabilire obiettivi realizzabili per ciò che possiamo concludere senza spingerci troppo avanti, completare man mano piccoli passaggi, sono tutte cose utili al morale e a mantenerci motivati. Brevi pause poi sono indispensabili per ricaricarsi,  migliorare la concentrazione e i livelli di energia, rendendoci sicuramente più efficienti. Anche uscire dalla propria prospettiva e cercare di comprendere le difficoltà degli altri può far sembrare le proprie difficoltà meno schiaccianti. Un altro metodo per ricaricarsi è quello di riandare ai successi passati e alla nostra capacità di superare le sfide. Infine, anche essere gentile con noi stessi, riconoscere che non si può essere sempre al meglio, aiuta a praticare il pensiero positivo. L’autocompassione, infatti, può alleviare parte della pressione, consentendoci di affrontare gli ultimi, ardui compiti prima di abbandonarci consapevolvente al periodo di riposo che ci attende con una mentalità più positiva e resiliente.

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