L’ESTATE INDIANA A MONACO E FUORI PORTA

Di Ilio Masprone – editore – Cavaliere del Principato di Monaco per meriti culturali

MONACO. Quest’anno, l’ “Estate Indiana” e’ durata piu’ del consueto: in tutta l’Europa meridionale la stagione dei bagni in mare ha proseguito per tutto l’ottobre anche nel Principato. Qui, dove Monte-Carlo Société des Bains de Mer offre dal 1863 un Art de Vivre senza precedenti, il passaggio tra autunno ed inverno si presenta come una vera e propria “quinta stagione”.  Una stagione di mezzo da utilizzare per “fare pulizia” nella propria vita di ogni giorno, nel fisico come nello spirito. Per prendersi cura del proprio organismo a Monte-Carlo, il Limùn Bar dell’Hotel Hertmitage sara’ dunque l’ideale per un Tea Time all’inglese, una pausa in un’atmosfera ovattata, intima e rilassante, perche’ no e per esempio al rientro dalla gita fuori porta che vi suggeriamo oggi. Non pretendendo di scoprire meraviglie quali quelle che una giovane Grace, futura principessa di Monaco, poteva ammirare ogni anno nella sua East Coast statunitense, questo’autunno una tavolozza di chiome colorate si potra’ trovare a pochi chilometri da Monaco, andando alla scoperta di una strada gioiello francese: la Route Napoléon. Duecento anni fa, all’inizio del 1815, l’ex imperatore di Francia era in esilio nella piccola isola mediterranea dell’Elba da quasi un anno. C’erano anche voci su un suo imminente esilio in un’isola ancora più remota in mezzo all’Atlantico per cui, invece di aspettare supinamente il suo fato che, come tutti sappiamo, si sarebbe concluso nel giugno dello stesso anno con la disfatta di Waterloo, Napoleone prese di petto la situazione: con 700 uomini fedeli s’imbarco’ nottetempo e il 28 febbraio 1815 attracco’ a Golfe-Juan in Costa Azzurra. Per evitare di essere arrestato, essendo stato dichiarato nemico dello Stato e avendo una taglia sulla sua testa, scelse di marciare verso Parigi su un terreno di difficile percorrenza, raggiungendo la sua destinazione in meno di due settimane e mezzo! Non solo, ma quando arrivò nella capitale francese, contro ogni previsione aveva radunato un vero esercito e ripreso il controllo del paese. Questo ritorno è ricordato come uno dei più grandi di tutti i tempi ed e’ cosi’ che anche il percorso che Bonaparte fece attraverso le Alpi fino a Grenoble – prima di proseguire poi piu’ facilmente per Parigi – ha acquisito notorietà. Conosciuta come la Route Napoleon, oggigiorno questa strada attira visitatori da tutto il mondo, che vengono qui per seguire le orme dell’imperatore e ripercorrere un viaggio che ha cambiato per sempre il corso della storia europea. “La Route Napoléon è un tesoro nazionale francese”, ci ha spiegato il sindaco di Grasse Jérôme Viaud. “Si estende dal Mar Mediterraneo fino alle montagne delle Alpi, vantando un’incredibile diversità di paesaggi, architettura, cultura e storia. Non c’è modo migliore per scattare un’istantanea del nostro paese affascinante ma complesso, e invito i visitatori a venire a sperimentarlo da soli. L’immagine dell’imperatore è ancora molto viva in Francia oggi”, ha aggiunto. “l’imperatore e’ un personaggio molto popolare e ispira interesse, oltre che rispetto. Quando parlo con la gente, c’e’ soggezione nei confronti di Napoleone, della sua personalità, del suo potere e di ciò che rappresenta in termine di ordine e di senso della patria, che è qualcosa che forse manca alla nostra società…». Oggi, la moderna strada N85 (il nome ufficiale della Strada Napoleonica) non segue esattamente il percorso di Bonaparte nel 1815. Quando l’imperatore fece il suo viaggio, non c’era un solo percorso asfaltato da seguire, ma piuttosto un susseguirsi di piste e sentieri, oltre ad alcune arrampicate verticali in qualche tratto. Ovviamente,  per avvicinarsi a ciò che lo stesso Bonaparte ha vissuto, l’ideale sarebbe programmare una gita a piedi in una giornata di sole, perche’ ci sono letteralmente migliaia di sentieri che portano gli escursionisti attraverso villaggi pittoreschi, antichi terreni agricoli, imponenti formazioni geologiche, parchi naturali e foreste protette dall’UNESCO. Ma anche affrontando in auto tornanti a 180 gradi, tunnel e ponti, si avranno viste imperdibili su profonde gole piene di acqua scintillante, angoli drammatici scavati nella scogliera, ampie sezioni che attraversano foreste incontaminate, oltre ad avere la possibilita’ di sostare per un pranzo a chilometro zero in uno dei molti pittoreschi villaggi.

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