MonteCarlo Times

UN ALBERO CHIAMATO DICAPRIO

Di Katia Ferrante

MONACO. Ha al suo attivo un Oscar, un BAFTA e tre Golden Globe, ma l’ ultimo importante riconoscimento in ordine di tempo e’ arrivato a Leonardo DiCaprio da parte di un gruppo di scienziati internazionali che hanno dato il suo nome a un nuovo albero. Lo studio “Uvariopsis dicaprio (Annonaceae) a new tree species with notes on its pollination biology, and the Critically Endangered narrowly endemic plant species of the Ebo Forest, Cameroon”, pubblicato su PeerJ da un team di ricercatori dei Royal Botanic Gardens, Kew, dell’ Université de Yaoundé, dell’ Herbier National du Cameroon e dell’ Université de Montpellier, ha presentato in gennaio il primo albero aggiunto all’elenco delle nuove specie 2022: l’Uvariopsis dicaprioL’ onore di questa dedica e’ dovuto all’impegno appassionato dell’attore e ambientalista, i cui post sui milioni di follower hanno aggiunto slancio alla campagna che ha evitato il disboscamento di una foresta in Camerun: la Ebo e’ una delle più grandi foreste pluviali relativamente incontaminate dell’Africa centrale, ospita il popolo Banen e una serie di flora e fauna uniche, tra cui gorilla, scimpanzé ed elefanti della foresta. Come ogni pianta al mondo anche questa nuova specie ha una nomenclatura binomiale (cioè a due nomi), secondo il sistema sviluppato dal naturalista svedese Carl Linnaeus a metà del 1700. Raggruppando le piante in base a caratteristiche comuni come foglie, fiori e frutti, il Linnaeus fondò un ordine naturale e le chiamò di conseguenza. Cosi’ come la combinazione dei nostri nome e cognome (come ad esempio Guido Rossi) ci dà un termine univoco che identifica la persona, così la combinazione dei nomi latini di piante in “genere” e “specie” ci dà una guida alla nomenclatura botanica unica per ogni singola pianta. Per quanto riguarda il divo hollywodiano, se e’ pur vero che il suo nome e’ gia’ impresso nel marciapiede delle stelle, (l’Hollywood Walk of Fame), lo sara’ per sempre nelle biblioteche della scienza botanica di tutto il mondo. Ebo era una foresta relativamente sconosciuta,  fino a quando la ricercatrice e principale autrice dello studio, Lorna MacKinnon, e gli scienziati del Kew hanno documentato l’incredibile varietà di specie vegetali della foresta e raccolto dati per chiedere che venisse designata come Tropical Important Plant Area. Nell’aprile 2020, più di 60 ambientalisti avevano inviato una lettera al primo ministro del Camerun. Nonostante l’enorme attenzione internazionale ottenuta grazie al sostegno espresso dall’attore e ambientalista, a fine luglio il governo del Camerun aveva firmato il decreto che dava il via libera al disboscamento. Alla fine la pressione mediatica, i dati dei botanici dei Kew e quelli sugli scimpanzé nell’agosto 2020 hanno convinto il presidente del Camerun Paul Biya a revocare le concessioni di disboscamento, cio’ che fa sperare che le numerose specie uniche e minacciate della foresta possano sfuggire  all’estinzione che avrebbero altrimenti dovuto affrontare.  Leonardo DiCaprio è un fervente difensore dell’ambiente naturale ed è stato recentemente nominato dall’ ONU “Messaggero di Pace” per l’ impegno nello sviluppo sostenibile e più specificamente contro il riscaldamento globale. Infatti, l’attore è fortemente coinvolto nei comitati di organizzazioni ambientaliste, tra cui il World Wildlife Fund, il Natural Resources Defense Council, The International Fund for Animal Welfare, oltre al National Geographic’s Pristine Seas e la collaborazione con i  fondatori di Oceans 5. In effetti, la sua reputazione internazionale e il suo impegno lo hanno reso un vero ambasciatore anche per quanto riguarda la protezione degli oceani, cio’ che nel 2015 gli ha valso un ulteriore riconoscimento da parte del Museo Oceanografico di Monaco, la “Grande Médaille Albert Ier Section Médiation”. Più che un evento annuale, la Grande Cerimonia della Medaglia Alberto I è una tradizione. Dal 1948,  l’ Istituto Oceanografico premia le personalità del mondo del mare per le loro scoperte scientifiche e per il loro impegno. I vincitori, sia francesi che stranieri, si distinguono in due categorie. La sezione Scienza mette in evidenza un ricercatore altamente qualificato nel campo dell’oceanografia per una vita di successi, un lavoro specifico o una scoperta eccezionale. La sezione Mediazione, creata nel 2014, premia l’impegno personale di uomini e donne della società civile che con grande generosità e spirito filantropico donano il loro tempo e denaro per la tutela dell’ambiente, impegnandosi sia con il grande pubblico che con i responsabili politici o economici per far conoscere, amare e proteggere gli oceani. Per questo motivo Leonardo DiCaprio, presidente della Di Caprio Foundation, nel 2015 ha ricevuto la Grande Medaglia dalle mani del Principe Alberto II di Monaco, alla presenza del Direttore Generale dell’Istituto Oceanografico e del Presidente della Associazione Amici del Museo Oceanografico. Il trisavolo dell’attuale sovrano di Monaco, il “principe scienziato Alberto I” incoraggio’ la gente a “conoscere, amare e proteggere gli oceani”. Fedele al messaggio del suo fondatore, l’Istituto Oceanografico agisce in molti modi. Uno di questi consiste nell’onorare personalità che sono edificanti nel campo della protezione degli oceani. Grazie a numerose partnership e a promoters come Leonardo di Caprio, sia la Prince Albert II Foundation, fondata nel 2010  e l’ Institut Océanographique – Fondation Albert I Prince de Monaco, sostengono progetti innovativi per prevenire l’estinzione di una natura fragile e turbolenta e proteggere gli ecosistemi minacciati, con particolare riferimento agli oceani.

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