METAVERSO E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: BUSINESS DEL FUTURO

Di Ilio Masprone – Editore – Cavaliere del Principato di Monaco per meriti culturali

MONACO. Nel panorama in rapida evoluzione della tecnologia, pochi concetti hanno catturato l’immaginazione collettiva con tanta forza quanto il metaverso, di cui noi abbiamo scritto sei mesi fa sul cartaceo n. 66 di MontecarloTimes-Les Nouvelles. Del metaverso demmo la definizione di “progettatore di un universo virtuale”. Per quanto riguarda il Principato di Monaco in  particolare, il Paese beneficia  già  oltremodo dell’avvento del metaverso, perché sono ormai molti i brands come Rolex, Hermès, VMH Moet Hennessy, Louis Vuitton, Ralph Laureen, Burberry e Gucci, per non parlare della Ferrari, che correrà “realmente” nel Grand Prix Formule 1 il 26 maggio prossimo, a correre verso il mondo della realtà digitale. In particolare, Morgan Stanley continua a sottolineare, quali temi di investimento in voga nel mercato azionario, sia i marchi del lusso cosiddetto ‘soft’  come high fashion, prêt-à-porter, pelletteria, calzature, ecc., sia il cosiddetto lusso “hard” delle auto, della gioielleria e dell’orologeria, quest’ultimo rappresentato a Monaco ogni estate in giugno dal prestigioso evento Top Marques al Grimaldi Forum alla sua 19esima edizione. Appurato dunque che, in termini di digitalizzazione, questo settore chiave è ormai indispensabile nel sostegno alle imprese e nell’ “attrattività” per i nuovi investitori, per le istituzioni di Monaco diventerà cruciale la capacità di acquisire una conoscenza approfondita sia dei robot guidati dall’intelligenza artificiale che dalle intricate dinamiche del metaverso, di cui l’intelligenza artificiale (AI) emerge come pietra angolare. Approfondendo la fusione tra metaverso e intelligenza artificiale, diventa evidente che questa convergenza ha infatti il potenziale per rivoluzionare non solo le ormai abitudinarie esperienze online ma anche la natura fondamentale del business. In effetti, anche sul numero 80 del cartaceo che è appena stato pubblicato, a proposito di “Monaco Smart City”, abbiamo sottolineato come il Paese sia stato primo in Europa ad adottare Sovereign Cloud,  ossia la sovranità per seguire la protezione dei dati e le normative in tutti i settori. E come il sovrano stesso il Principe Alberto abbia  stanziato 15milioni di euro  al fine di ampliare l’utilizzo nel Principato del digitale in quanto tema strategico e critico, al fine di aiutare il Paese a scrivere una nuova pagina. Ad esempio, una delle principali applicazioni del metaverso è lo sviluppo di gemelli digitali, rappresentazioni virtuali di oggetti, sistemi o processi fisici. I gemelli digitali possono servire a vari scopi, come i test sulle catene di montaggio, o la conduzione di interventi chirurgici virtuali o come la pianificazione urbana. In questo particolare settore, il Principato ha già creato un suo “gemello virtuale”, una rappresentazione in 3D estremamente precisa della città per coordinare edilizia, mobilità e lavori pubblici. In collaborazione con SMEG e Siradel, è stata la giovanissima tecno-imprenditrice e visionaria tecnologica
Manila Di Giovanni ad aver fondato e dirigere la start-up D-World con cui si sta creando un economia digitale per il Metaverso del Principato di Monaco. Di padre genovese e madre filippina, Manila ha scoperto le ultime tecnologie in Cina come studentessa in scambio, durante gli studi all’Università Internazionale di Monaco. La ventitreenne genovese che ha trovato la propria strada nello stato monegasco, è stata la più giovane vincitrice del “Prix Monte-Carlo Femme de l’Année 2023”, consegnatole in presenza  delle L.A.S. il Principe e la Principessa di Monaco. “I vantaggi sono notevoli, incrementa il livello del Pil, e si incrementa il turismo con un impatto sostenibile; – ha dichiarato la Di Giovanni  alla stampa –  tutte le varie imprese di ogni settore si possono inserire nel ‘gemello virtuale’, dove possono vendere servizi e prodotti. Ma allo stesso tempo le persone possono visitare i musei e i luoghi del turismo.”  A partire da Monaco, la sua missione a lungo termine è quella di costruire città più intelligenti, ecologiche e futuristiche nel Metaverso, a dove tutti gli attori locali e internazionali possono collocarsi nel gemello virtuale di ogni città che DWorld ricrea, ed infine ottenere un Metaverso interoperabile di Paesi e città a livello globale. Possiamo perciò concludere affermando che Monaco sta viaggiando anzi correndo sulla buona strada, avendo compreso quanto l’universo virtuale del metaverso sia pronto a ridefinire il modo in cui interagire con il regno digitale.

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